E’ un dolce tutto da provare, dal gusto fresco, non asciutto… delizioso!
Ricetta da me inserita su Cucinainsimpatia il 20 gennaio 2007
- 285 g di farina senza glutine per dolci (io ho usato il mix per impasti lievitati)
- 250 g zucchero
- 7 uova
- 195 ml acqua
- 120 ml olio di semi
- una bustina di lievito per dolci (come da prontuario Aic)
- 1/2 cucchiaino di cremor tartaro
- 1 pizzico di sale
- scorza di limone grattugiata
- 1 bacca di vaniglia
1. Preriscaldare il forno a 165 gradi.
2. Separare gli albumi dai tuorli. Estrarre i semi dalla baccello di vaniglia.
3. Frullare lo zucchero in modo da renderlo finissimo.
4. Mescolare insieme, in una ciotola bella grande farina, zucchero, lievito e sale, fare un buco al centro e versarvi nell’ordine: olio, tuorli, acqua, scorza di limone, semi di vaniglia. NON MESCOLARE e mettere da parte.
5. Montare a neve fermissima gli albumi con il cremor tartaro: il cremor tartaro serve ad evitare che gli albumi si disidratino. E’ possibile farne a meno mettendo qualche goccia di limone negli albumi.
6. Mescolare gli ingredienti messi prima a riposare, in modo da ottenere un composto uniforme al quale aggiungere, piano piano gli albumi montati a neve.
7. Versare in uno stampo di tipo americano (quelli col tubo al centro) o altrimenti in uno stampo da ciambella che non deve essere assolutamente unto e infornare.
8. Cuocere a 165 ° per circa 55 minuti e poi per altri 10/15 minuti a 175°.
Togliere dal forno e far raffreddare capovolto (senza che la base poggi su un piatto, quindi deve stare capovolto e sospeso), e siccome non avete imburrato lo stampo il dolce non cadrà a terra… si presume e si spera…
E’ necessario capovolgere lo stampo per evitare che la torta si sieda, come si fa con il panettone…
A me ne sono usciti due: uno piccolo, che al momento di capovolgerlo è caduto dallo stampo dopo 30 secondi netti, malgrado io non avessi affatto unto lo stampo e infatti si è un po’ seduto, eccolo:
L’altro per fortuna è rimasto al suo posto il tempo necessario a raffreddarsi, poi l’ho tolto dallo stampo, spolverizzato con zucchero a velo e poi gnam gnam… la fetta…
Wonderful…
Buon fine settimana Felix, sono esterefatta da quello che si può fare con i prodotti senza glutine,
in Austria costano molto meno che in Italia e curano, anche nei supermercati più "economici" la vendoita di prodotti di uso quotidiano adatto a chi è intollerante, di solito prendo i preparati per i budini che è buonissimo.
Magari sto dicendo sciocchezze ma sono "nuova" Un abbraccio.
Tu che sai la farina di ceci è senza glutine?
Bellissima!
La voglio provare perché è anche senza burro.
Ho l'impasto delle stecche in lievitazione…preparato con parti uguali di MIX B e MIX it DS.
Per spolverare il telo ho preso della farina fioretto di mais: va bene o deve essere certificata??
Ti farò sapere.
Non ho trovato invece in carbonato d'ammonio e quindi non saprei con cosa sostituirlo per la preparazione dei cracker: paneangeli pizzaiolo non va bene?
Ti metto gli ingredienti:
difosfato diosodico
carbonato acido di sodio
amido di mais
sali di calcio degli acidi grassi
GRAZIE!
Barbara
Faccio un'altra domanda???
Nel mix di farine tu citi la farina di riso: deve essere glutinosa o normale farina di riso??
Buona giornata!
@ Simonetta: grazie 🙂
@Libera: immaginavo che fuori dall'Italia costassero di meno, l'unico problema (attualmente, dal 2012 dovrebbero uniformarsi tutti i Paesi europei) per noi italiani celiaci di acquistare all'estero è sulla soglia di tollerabilità che non è uguale in tutti i paesi: è un discorso un po' lunghetto che (se sei interessata) ti consiglio di andare ad approfondire sul sito dell'Associazione italiana celiaci.
Sì la farina di ceci è naturalmente priva di glutine, ma per essere consumata con tranquillità deve o avere la spiga barrata sul pacchetto o stare tra quelle elencate dal prontuario redatto dall'Associazione. Questo perché se la ditta produttrice della farina di ceci, lavora nel suo stabilimento farina di frumento, potrebbe contaminare accidentalmente anche quella di ceci.
Eh lo so Libera è un po' una seccatura, poi piano piano ci si abitua…
Ti auguro un buon week end cara 🙂
@ Barbara: per la farina di mais vale quanto ho detto sopra sulla farina di ceci, è preferibile che sia certificata, perché non si sa mai. Si trova in farmacia quella della Nutrifree che ha la spiga sbarrata ed è finissima (più una fumetto che fioretto).
Diciamo che la resa del lievito rispetto all'ammoniaca è un pochino diversa (l'ammoniaca accentua la friabilità), ad ogni modo si fanno anche con il lievito.
La Paneangeli è uscita anni fa dal prontuario Aic, tuttavia la ditta contattata assicura che il lievito Pizzaiolo è privo di glutine (io a dire il vero lo uso) ma in questi casi si tratta di una scelta personale. Nel senso: io sono tra quelli che si fida di quanto mi assicura la ditta, ma ci sono altri che non consumano niente che non sia in prontuario…
Nel mix mi riferisco a normale farina di riso: ti raccomando che sia almeno in prontuario e a grana finissima (consiglio la LoConte o la Vitalnature).
Stai provando le stecche con farine diverse da quelle che ho usato io… fammi sapere come va!
Ullallà quanto ho chiacchierato :-P!
Grazie ragazze vi mando un grande abbraccio! 🙂
Per le stecche vedo solo ora che ho confuso…lievitata è lievitata ma adesso mi metto in ansia…come verrà?!
La mitica chiffon cake.. è una vita che voglio provarla!
ti è venuta uno splendore!!!
Guarda Barbara secondo me vengono lo stesso buone, al massimo saranno poco meno alveolate e seccheranno un pochino prima, ma tanto tu le congeli e quindi non hai questo problema.
In ogni caso quando si usano metodi indiretti c'è meno scrupolo nell'usare una farina senza glutine piuttosto che un'altra 😉
Ci riaggiorniamo allora, ma io sono fiduciosa!
Grazie cara Terry 🙂
wow!
questa sì che mi piace…
e se la provo per la festa del pargolo?
(se dovessi fare, per la festa del pargolo, anche solo la metà delle cose che penso di fare, cucinerei per un mese!!! )
Provala Gaia! Questa è una torta che se non la nascondi la spazzoli tutta immediatamente… al pargolo piacerà ;;)
vorrei sapere se posso utilizare lo stampo in silicone a guardarlo sembra adattto (buco in mezzo e altezza)
E forse ho capito a quale ti riferisci… resto perplessa però, perché di regola lo Chiffon Cake vuole uno stampo dove la torta ci resti attaccata altrimenti non può riposare a testa in giù e scivola subito non appena la capovolgi…
Considera che a me una delle due cadde subito malgrado avessi usato lo stampo di alluminio, senza averlo imburrato
Io non lo userei…
Fammi sapere comunque…
sette uova???? ma non sono troppe!!!!
Per questo dolce no, si fa proprio così, in alcune ricette ne usano anche 8
Salve, vi seguo da qualche anno e grazie per il vostro lavoro…per noi è una manna.
Ho provato questa torta ma quando è uscita dallo stampo uno strato è rimasto attaccato a quest’ultimo, la forma è la stessa della foto….cosa sbaglio?
Non ho unto, ho seguito alla lettera la ricetta.
Grazie e ancora BRAVE!!!
Ciao Valentina 🙂 è molto strano, nel senso che di solito il problema è opposto cioè tende a scivolare subito tutta per intero. E’ possibile che tu non l’abbia infornata a metà altezza e che quindi si sia cotta troppo sul fondo rimanendo poi attaccata?
Grazie sempre a te di cuore 🙂